ASILO NIDO - SCUOLA PARITARIA
"CATERINA CHIMIRRI"
SERRA SAN BRUNO
PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO
Premessa
Il Progetto educativo e' lo strumento attraverso il quale l'Asilo Nido
rende trasparente e leggibile cio' che fa e perche' lo fa.
Ha la funzione di dare indicazioni in merito alle finalita' educative che
si intendono raggiungere, di esplicitare quali siano i mezzi e le
risorse che vengono messi a disposizione a tale scopo e di specificare
le modalita' di verifica e valutazione del lavoro fatto e dei risultati
raggiunti.
Il progetto educativo e' realizzato dal personale dell'Asilo Nido ed e'
principalmente rivolto ai bambini e alle famiglie che frequentano il
nido e che ne sono i destinatari privilegiati.
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
L'Asilo Nido e' un servizio socio educativo pubblico, volto ad
accompagnare la crescita dei bambini dai 3 ai 36 mesi di eta'.
E' un ambiente educativo intenzionalmente organizzato in grado di
offrire opportunita' e stimoli che consentano la costruzione
dell'identita' dei bambini, della loro autonomia e della loro interazione
con altri bambini ed adulti.
L'Asilo Nido, oltre ad accogliere le istanze di crescita dei bambini, e'
attento al bisogno di sostegno alla genitorialita' che le famiglie
portano; per questo motivo sono previsti momenti di incontro individuali
e collettivi. La relazione con le famiglie viene curata e pensata.
Calendario di apertura del servizio
L'Asilo Nido e' aperto all'utenza 42 settimane all'anno: da settembre
fino a fine giugno, comprensive delle 5 settimane di apertura estiva
(qualora le famiglie la richiedano) durante le quali e' possibile
frequentare previa iscrizione .
E' prevista una chiusura in corrispondenza delle vacanze di Natale e di
Pasqua e in occasione di alcuni ponti secondo quanto stabilito dal
calendario scolastico degli Asili Nido che viene rinnovato ogni tre
anni.
Orario
Il nido osserva un orario di apertura dalle ore 8.00alle ore 16.00
Iscrizioni
La domanda di iscrizione, corredata dalla documentazione richiesta, deve
essere consegnata presso la segreteria della scuola Caterina Chimirri
,almeno un mese prima dell'apertura dell'anno scolastico.
Contributo di frequenza
Per la frequenza al nido e' previsto il pagamento di una retta di
frequenza.
FIGURE PROFESSIONALI CHE OPERANO AL NIDO
All'interno del nido operano: un funzionario responsabile con funzioni
di coordinamento, una segretaria, le educatrici, il personale ausiliario
e la cuoca.
La professionalita' del personale e' data dalle competenze di base
acquisite con il titolo di studio, cosi' come richiesto dalle normative ,
a cui si aggiungono le conoscenze teoriche e pratiche sperimentate nei
percorsi formativi e di aggiornamento, nonche' nell'esperienza sul campo.
Competenze del personale
Il funzionario responsabile
Il funzionario responsabile degli asili nido si occupa degli aspetti gestionali, progettuali, pedagogici ed amministrativi del servizio.
- Predispone, in collaborazione con i consulenti psico-pedagogici e il personale educativo ed ausiliario, il programma di lavoro annuale, ne cura lo svolgimento e verifica la realizzazione degli obiettivi ed il perseguimento delle finalita' proprie del servizio;
- coordina l'attivita' del personale educativo ed ausiliario, verifica l'adempimento delle relative mansioni ed attua il processo di valutazione;
- formula proposte di aggiornamento e formazione;
- cura la gestione del Bilancio, del Piano esecutivo di gestione e del Piano degli obiettivi del Servizio;
- cura e mantiene i rapporti con le famiglie ed in collaborazione con la segretaria ed il personale educativo;
- cura gli aspetti gestionali e amministrativi necessari per il funzionamento del servizio;
e' il responsabile operativo della gestione del sistema di autocontrollo HACCP della cucina.
Il personale del nido e' alle dipendenze funzionali del Responsabile
sopra indicato
Il personale educativo
Il personale educativo predispone le condizioni ambientali e le modalita'
di relazione necessarie all'equilibrato sviluppo dei bambini, in
rapporto alle loro specifiche esigenze.
Assicura altresi' le necessarie cure igieniche e favorisce lo sviluppo
sociale, affettivo e cognitivo dei bambini mediante interventi
pedagogici mirati.
Il personale educativo mantiene inoltre rapporti sistematici con le
famiglie, al fine di favorire continuita' e coerenza tra l'ambiente
familiare e quello del nido. Nello svolgimento del ruolo educativo deve:
- elaborare la progettazione educativa annuale, sulla base degli indirizzi generali del responsabile ed i conseguenti momenti di verifica;
- predisporre gli strumenti di osservazione relativamente al comportamento dei bambini;
- effettuare scelte, nell'ambito della programmazione educativa, circa l'acquisto del materiale didattico;
partecipare agli incontri collettivi, agli incontri con i genitori, agli
incontri di supervisione e formazione.
Il personale ausiliario
- Coopera quotidianamente con le educatrici, curando la pulizia degli spazi dedicati ai bambini;
- gestisce la lavanderia;
cura la pulizia degli spazi comuni
La cuoca
- si occupa della preparazione dei pasti e delle merende, rispettando le direttive dettate dalla ASL e dal protocollo HACCP;
- provvede quotidianamente alla sanificazione della cucina, degli strumenti di lavoro e delle stoviglie;
- effettua l'ordine e lo stoccaggio dei prodotti alimentari.
SERVIZIO MENSA
La preparazione dei pasti avviene direttamente all'interno della cucina
degli Asilo Nido ; e' previsto l'alternarsi nel corso dell'anno di un
menu settimanale visionabile all'interno del nido. le tabelle dietetiche
sono compilate tenendo conto sia di una dieta bilanciata e variata sia
delle capacita' digestive dei bambini in ciascuna fascia d'eta'. Queste
tabelle, pertanto, rispondono a quelli che sono i bisogni nutrizionali
ed energetici dei bambini.
I menu proposti diventano uno strumento per provare sapori nuovi, per
educare i bambini a seguire un regime alimentare variato e per stimolare
la voglia di mangiare e gustare con piacere dei pasti gradevoli.
In cucina vengono rispettate le normative vigenti in materia di
stoccaggio degli alimenti, di preparazione dei pasti e di verifica delle
condizioni igienico - sanitarie, secondo il manuale di autocontrollo HACCP.
E' possibile richiedere una variazione alle tabelle dietetiche
nel caso
in cui vengano documentate delle allergie o delle intolleranze ad alcuni
alimenti e anche nel caso in cui, per motivi religiosi o etici, venga
fatta una richiesta da parte della famiglia di non consumare alcuni
cibi.
MODELLO PEDAGOGICO
FINALITA' DELL'ASILO NIDO
L'Asilo Nido e' un servizio educativo e sociale di interesse pubblico
destinato alle famiglie di bambini dai tre ai trentasei mesi; a partire
da questa definizione, noi riteniamo che debba perseguire le seguenti
finalita' :
- proporre esperienze di gioco e di socializzazione ricche e significative per accompagnare la crescita e lo sviluppo di ciascun bambino in un ambiente sicuro e adeguato alla sua eta';
- rispettare ciascun bambino nella propria individualita', tenendo conto della sua personalita' e di cio' che lo differenzia dagli altri bambini;
- curare le relazioni con le famiglie e fornire occasioni di confronto sulle modalita' educative, affinche' siano esplicite e condivise;
- aiutare le famiglie a conciliare i tempi di lavoro e i tempi di cura nei
confronti dei bambini.
LA FORMAZIONE DEI GRUPPI
I bambini vengono suddivisi in gruppi secondo criteri di omogeneita'
rispetto all'eta' anagrafica.
GLI SPAZI DEL NIDO
Le sezioni e gli spazi di gioco
All'interno dell'Asilo Nido gli spazi, cosi' come gli arredi e i
materiali, sono strutturati affinche' venga favorito uno sviluppo
armonico del bambino.
E' attraverso la cura degli spazi che viene trasmesso ai bambini un
messaggio di serenita' e di accoglienza, poiche' essi possono ritrovare al
nido un ambiente familiare, rassicurante e stimolante, ideato a misura
loro, ma anche un ambiente che venga di volta in volta personalizzato
seguendo quello che e' il naturale percorso di crescita del bambino.
Si possono trovare diversi spazi dedicati alle attivita' di gioco, uno
spazio allestito per il pranzo e la merenda, uno spazio per il sonno e
un bagno.
Esternamente alle sezioni vengono allestiti in spazi appositi un angolo
psicomotorio e un angolo per le attivita' di pittura e di travaso.
Il nido dispone anche di un giardino attrezzato con strutture fisse e
fornito di materiali adatti per i giochi esterni.
L'utilizzo del giardino da' ai bambini la possibilita' di fare esperienze
di gioco diverse, di avere una maggiore liberta' di movimento e di
favorire il contatto con la natura.
GLI SPAZI COMUNI
Oltre agli spazi dedicati alle sezioni e alle attivita' di gioco,
all'interno ritroviamo degli spazi comuni tra cui:
- l'ingresso, il primo spazio che il genitore attraversa entrando al nido.
L'ingresso e' anche considerato una finestra aperta su quello che e' il lavoro quotidiano al nido: per questo motivo, tenendo conto degli spazi ad esso dedicati, le educatrici individuano delle modalita' di presentazione ai genitori di cio' che viene fatto, attraverso l'esposizione dei lavori svolti dai bambini;
- I servizi igienici;
- Gli spazi di lavoro per le educatrici.
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA E MOMENTI DI CURA
Giornata tipo
Per il bambino che frequenta l'Asilo Nido e' importante che la giornata
venga scandita da momenti che si susseguono temporalmente sempre allo
stesso modo per poter trasmettere prevedibilita' e sicurezza; e' per
questo motivo che viene attribuita molta importanza ai momenti di
accoglienza, cambio, pranzo, sonno, ricongiungimento. I vari momenti
sono intervallati da gioco libero o strutturato. Sapendo sempre cosa
avviene dopo, il bambino acquisira' mano a mano una maggiore sicurezza
data dal senso di stabilita' derivante dalla ripetizione e dalla
regolarita' del susseguirsi dei momenti della giornata.
E' sulla base di questa sicurezza che col tempo il bambino potra' fare
dei passi avanti nel suo percorso di crescita verso l'autonomia.
La giornata al nido pertanto risulta strutturata in questo modo:
- L'accoglienza, e' il momento in cui il bambino arriva al nido. E' il momento piu' delicato della giornata, poiche' lasciare il genitore e' sempre un po' faticoso. E' per questo motivo che le educatrici cercano in ogni caso di rispettare i bisogni di ciascuno offrendo il piu' possibile uno spazio rassicurante ed accogliente dando la possibilita' al bambino di salutare con calma il proprio genitore. L'educatrice scambia con quest'ultimo informazioni in merito alla serata trascorsa a casa oppure di carattere organizzativo per la giornata al nido;
- La merenda del mattino con del pane o della frutta;
I- l cambio e' un momento privilegiato di rapporto affettivo individuale tra il bambino e l'educatrice, che si prende tutto il tempo necessario a creare una situazione di intimita' in cui al bambino viene spiegato cio' che accade affinche' possa essere in grado di rispondere alle sollecitazioni dell'educatrice. A differenza del bambino piccolo, che vive il cambio attraverso un costante contatto fisico e di coccole con l'adulto, per il bambino piu' grande il momento del cambio costituisce anche un'occasione per imparare ad essere piu' autonomo;
- Il pranzo, e' un momento importante che coinvolge anche la sfera affettiva, relazionale e cognitiva. Quando il bambino e' ancora piccolo viene imboccato dall'educatrice, che lo lascia libero di sperimentare il cibo attraverso sensazioni tattili, olfattive, gustative, visive e di manipolazione. I bambini piu' grandi, invece, possono sperimentare il piacere della convivialita' a tavola, imparare a porzionarsi il pasto, a versare l'acqua dalla brocca, apparecchiare e sparecchiare;
- Il sonno e' un momento delicato e l'educatrice offre a ciascun bambino la possibilita' di viverlo secondo i propri ritmi e rituali: pertanto il lettino e' personalizzato con lenzuola e coperte personali e con l'oggetto transizionale, che permette al bambino di affrontare con serenita' questo momento;
- Merenda del pomeriggio con latte e biscotti, frutta, yogurt, budino, gelato o brioche, a seconda della stagione e del menu e dell'eta' del piccolo;
Uscita e ricongiungimento: nei momenti che lo precedono l'educatrice
cerca di creare un ambiente tranquillo affinche' non venga ampliata nel
bambino la sensazione dell'attesa. Il ruolo dell'educatrice in questo
momento particolare della giornata e' quello di facilitatore
dell'incontro.
LA NOSTRA PROPOSTA FORMATIVA
E' indirizzata verso i seguenti obiettivi generali:
- favorire lo sviluppo delle potenzialita' di ciascuno
favorire l'uguaglianza delle opportunita' educative per tutti i bambini
favorire l'integrazione
Gli obiettivi specifici sono i seguenti:
- incrementare le competenze emotive e lo sviluppo affettivo incrementare le abilita' motorie e l'autonomia
- favorire lo sviluppo cognitivo
- favorire il processo di autoidentificazione favorire il processo di socializzazione
- favorire la comunicazione verbale
La scelta delle diverse attivita' che vengono proposte e la
strutturazione degli spazi sono subordinate sia agli obiettivi
pedagogici che all'eta' dei bambini.Nella sezione ''piccoli'' si presta particolare attenzione ai seguenti
aspetti:
- offrire occasioni per appropriarsi dell'ambiente circostante (attraverso l'esplorazione delle caratteristiche percettive di oggetti diversi e la capacita' di muoversi e di esplorare lo spazio)
- proporre attivita' di manipolazione di oggetti che consentano al bambino di allenare le proprie abilita' e fare nuove scoperte
- proporre situazioni relazionali attraverso cui il bambino acquisti
consapevolezza della presenza dell'altro (adulto o bambino) ed impari ad
interagire.
Nella sezione dei piccoli sono presenti tappeti sui quali ''gattonare'',
oggetti e materiali di vario genere e consistenza: tutto cio' garantisce
ai bimbi una vasta gamma di esperienze tattili, motorie e relazionali.
Nelle sezioni dei medi (da uno a due anni) e in quella dei grandi ( da
due a tre anni) le attivita' che vengono proposte sono relative alle
seguenti aree di sviluppo:
- area grafico/pittorica ( pittura a dita, disegno spontaneo con tempere, pastelli a cera, matite colorate, gessetti, pennarelli)
- area plastico/manipolativa ( pongo, dido', pasta di pane, farina gialla, pasta,cura dell'orto ecc.)
- area comunicativa ( giornali, libri, canzoni animate, racconto di storie, momenti di dialogo)
- area psicomotoria (cubi, tappeti, materassi, palle, scivolo, palloncini, cerchi, trainabili, specchio, mattoni in plastica, ponte, ecc.)
- area cognitiva ( cesti contenenti barattoli di plastica di diverse misure; ;cerchi di diverso materiale, diametro , colore; giochi ad incastro, tombole);
Nel corso della giornata al nido, i momenti di gioco strutturato sono
intervallati da momenti di gioco libero.
Per il bambino il gioco e' una delle attivita' piu' importanti, poiche'
rappresenta un'esperienza fondamentale attraverso la quale costruisce le
basi della sua identita' e della sua personalita': e' grazie al gioco che
il bambino e' in grado di presentare atteggiamenti propositivi, attivi e
creativi, che puo' acquisire nuove abilita', che puo' sempre piu'
differenziare il se' dall'ambiente che lo circonda e che puo' intrecciare
relazioni significative con i coetanei e con altri adulti che non siano
i propri familiari.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA
Programmare al nido vuol dire mettere a punto un percorso educativo che
sia comune al gruppo di bambini ma che tenga anche conto dei bisogni di
ogni singola individualita'.
Il lavoro quotidiano con i bambini non e' frutto di improvvisazione ma al
contrario e' il risultato di un lavoro d'e'quipe condiviso in cui ogni
educatrice mette a disposizione le proprie conoscenze, competenze e
abilita'.
Osservazione
Alla base della stesura e della condivisione di una programmazione
educativa c'e' la conoscenza del gruppo di bambini con i quali si andra' a
lavorare. Lo strumento che permette alle educatrici di averne una
visione globale e' l'osservazione.
Quando il gruppo di bambini e' completo, terminata la fase degli
ambientamenti, le educatrici si prendono del tempo per osservarli, per
mettere a fuoco le loro caratteristiche individuali, i loro bisogni, i
loro tempi; in questo modo avranno una prima visione di come si
comportano i bambini nei diversi contesti e potranno cominciare ad
ipotizzare delle linee che siano d'aiuto nell'impostazione della
programmazione educativa, che va comunque considerata un progetto in
continuo divenire. Il trascorrere dei giorni e il susseguirsi di
esperienze produce nei bambini un costante cambiamento che viene
rilevato mediante l'osservazione: le educatrici hanno pertanto la
possibilita' di apportare modifiche alla programmazione.
Metodo di lavoro
Il metodo di lavoro del gruppo delle educatrici viene discusso in sede
di collettivo. Solitamente le educatrici si ritrovano in collettivo con
la consulente psicopedagogica e/o con la coordinatrice per discutere di
argomenti inerenti il progetto educativo, la programmazione e
l'organizzazione interna.
La psicopedagogista si occupa sia della supervisione che della
formazione del personale educativo; per la parte di supervisione vengono
condotte le osservazioni sui bambini ed effettuate le relative
restituzioni in gruppo. Le educatrici hanno la possibilita' di discutere
con la pedagogista strategie di intervento mirate, di riflettere sulla
gestione degli spazi e dei materiali, di individuare eventuali modifiche
da apportare ad alcuni aspetti inerenti il progetto educativo.
La pedagogista puo' essere di supporto nei casi piu' critici anche alla
preparazione dei colloqui con le famiglie.
AMBIENTAMENTO DEL BAMBINO
Premessa
L'ambientamento all'Asilo Nido e', nella vita familiare e del bambino, un
evento eccezionale, caratterizzato da intense emozioni e da importanti
cambiamenti.
Andare al nido rappresenta per i genitori e per i bambini la prima di
una serie di esperienze di transizione tra la casa e il contesto sociale
ed educativo. E' un'esperienza che richiama la nascita naturale e come
tale e' evocatrice di sentimenti ambivalenti, di aspettative e di paure
sia nei genitori che nei bambini. Si tratta, pertanto, di un momento di
importante e di necessaria ridefinizione relazionale che coinvolge
tutti: genitori, bambini ed educatori ed e' finalizzata alla creazione di
una nuova triade relazionale costituita da Famiglia - Bambino -
Educatore, dentro cui successivamente si inseriranno anche i coetanei.
Tale nuovo assetto relazionale per realizzarsi al meglio in vista del
benessere del bambino richiede tempo nonche' spazio mentale e affettivo,
oltre ad una rielaborazione condivisa delle emozioni da parte degli
adulti coinvolti.
Questo comporta che gli stati emotivi dei genitori in relazione
all'ambientamento possano essere caratterizzati in modo specifico da
alcune paure:
- la paura che l'educatrice non sia capace di rispondere in modo adeguato e individualizzato ai bisogni del bambino, mettendone cosi' a repentaglio la sicurezza e la salute;
- la paura che l'educatrice possa sostituire il genitore come figura di
riferimento nel rapporto affettivo con il figlio.
E' importante che le educatrici conoscano le fantasie e le paure che
accompagnano i genitori e i bambini durante la fase del primo
ambientamento perche' possono cosi' gestirle in modo intenzionale,
attivando strategie per contenerle e rielaborale attraverso anche la ritualita' delle procedure legate all'ambientamento stesso.
TEMPI E MODALITA' DI INSERIMENTO
L'ipotesi su cui si e' centrata la progettazione delle modalita' di
inserimento e' che possa essere piu' efficace, ai fini di un buon
inserimento, puntare su un ''allenamento''al sentimento di sicurezza e non
tanto su un ''allenamento'' alla separazione. L'obiettivo dell'inserimento
allora non sarebbe quello di attivare delle pratiche e delle procedure
finalizzate ad introdurre gradatamente nella coppia genitore-bambino
piccole dosi di separazione, finche' il bambino non sia in grado di
sopportarne la fatica e la sofferenza, bensi' quello di aumentare il
senso di sicurezza nella coppia genitore-bambino.
In particolare, la caratteristica principale riguarda la possibilita'
della presenza della coppia genitore-figlio durante tutta la prima
settimana di accoglienza, per avviare solo nella seconda settimana la
graduale separazione a partire da pochi minuti fino alla totalita' della
giornata.
Il genitore, che nella prima settimana accompagna il suo bambino nella
conoscenza del nuovo contesto, ha la possibilita' di creare nella sua
mente un'immagine del nido come un ambiente aperto e disponibile, che
non si chiude alla possibilita' del confronto, in cui c'e' posto anche per
lui in relazione alla cura del bambino. In questa prima settimana il
genitore puo' osservare, valutare, condividere con le educatrici le
modalita' di cura e di relazione educativa attivate con i bambini, puo'
chiedere spiegazioni per cio' che non comprende e puo' esprimere i suoi
dubbi e le sue aspettative.
Se il genitore avra' avuto modo di rafforzare il suo senso di fiducia
nell'Asilo Nido, inteso e percepito realmente come una comunita' educante
in stretta connessione e non in competizione con la famiglia, utilizzera'
queste immagini interne rassicuranti nella seconda settimana, quando si
trovera' a dover gestire direttamente la separazione e a tollerarne la
sofferenza propria e del figlio. Il genitore capace di elaborare in modo
sufficientemente buono l'angoscia di separazione sara' in grado di
contenere e rielaborare anche l'angoscia del figlio, bonificandone gli
aspetti affettivi piu' dolorosi.
Il genitore cosi' svolge verso il bambino una sana funzione rasserenante
rispetto al cambiamento, trasmette implicitamente un messaggio
tranquillizzante, come dire ''va tutto bene, siamo in un'altra casa ma
non cambia niente: ci sono io che mi occupo di te e ci sono anche altre
persone che lentamente conoscerai e che possono prendersi cura di te'',
contribuendo cosi' a costruire il sentimento di fiducia.
Il ruolo dell'educatrice e' quello di accompagnare la coppia genitore -
bambino all'incontro con l'altro, con l'esterno e di favorire cosi' la
fissazione nella memoria del genitore e del bambino di un'esperienza di
distacco positivamente elaborata e che possa rimanere come patrimonio
affettivo importante di fronte alle successive separazioni che
accompagneranno la crescita del bambino.
RUOLO DELLE EDUCATRICI
Le educatrici faranno pertanto da filtro nell'accompagnamento della
coppia genitore- bambino, con caratteristiche leggermente diversificate
durante la prima e la seconda settimana di inserimento. Per le
educatrici obiettivo della prima settimana e' la conoscenza del nuovo
bambino e della sua famiglia e per farlo si utilizzera' soprattutto
l'osservazione:
-
delle modalita' con cui il genitore e il bambino entrano in contatto con
la realta' nuova del nido,
-
delle modalita' consuete con cui il genitore si rapporta al suo bambino
per rinforzare, sostenere, consolare, contenere.
Il lavoro della prima settimana e' soprattutto finalizzato a creare
un'alleanza educativa con il genitore che, attraverso la partecipazione
attiva alla ''normalita''' della vita del nido, si sente valorizzato e
pertanto piu' contenuto e rassicurato rispetto alle sue paure e puo' di
conseguenza trasmettere al bambino un rassicurante senso di affidamento
alla nuova realta'.
Per affrontare la separazione della seconda settimana il genitore dovra'
essere aiutato dalle educatrici a individuare le risorse del bambino
utili nell'affrontare la nuova tappa evolutiva. Infatti e' proprio la
possibilita' per il genitore di rappresentarsi il figlio come piu'
autonomo e meno dipendente, piu' competente nella possibilita' di
comunicare i propri bisogni, di instaurare nuovi legami affettivi cio'
che sostiene la capacita' di tollerare e superare l'angoscia che la
separazione necessariamente impone.
Al di la' dei tempi pensati e definiti nel progetto rimane la liberta' di
personalizzare il percorso in base alle risposte del bambino
RAPPORTO NIDO - FAMIGLIA
Il rapporto nido-famiglia rappresenta uno degli aspetti fondamentali per
la qualita' del servizio.
Sono pertanto previste reciproche occasioni di conoscenza, scambio e
confronto.
I momenti riservati al coinvolgimento delle famiglie sono parecchi e
diversificati:
-
Open day e colloqui individuali informativi con la Responsabile del
servizio e il personale amministrativo in fase di iscrizione
-
Colloqui individuali pre inserimento
Il colloquio preliminare e' il primo vero momento di conoscenza tra i
genitori e le educatrici, poiche' si svolge in modo individualizzato e in
uno spazio e tempo destinato alla singola famiglia. Precede
l'inserimento e permette all' educatrice di raccogliere tutte le
informazioni relative al bambino e al genitore di acquisire informazioni
sul servizio.
-
Colloqui individuali in corso d'anno
Nel corso dell'anno o in conclusione d'anno possono essere richiesti
colloqui individuali su iniziativa delle educatrici o su richiesta dei
genitori; questo tipo di colloquio e' un momento in cui si attua il
confronto sui traguardi e sulle autonomie raggiunte e da raggiungere
oppure su problematiche relative alle fasi di sviluppo. Questi colloqui
vengono preparati dalle educatrici talvolta anche con il supporto della psicopedagogista.
ATTIVITA' SVOLTE ALL'ESTERNO:
Durante l'anno (nei mesi primaverili) verranno svolte delle uscite
didattiche al Parco della Preistoria sito nel comune di Simbario, alla
Certosa e a Santa Maria del Bosco e al Corpo Forestale dello Stato di
Mongiana.
Durante le uscite e' prevista la presenza dei genitori dei piccoli.
FESTE AL NIDO
In occasione del Natale e del termine dell'anno educativo, le famiglie
sono invitate al nido per condividere con i bambini e il personale un
momento di festa insieme.
I genitori vengono spesso coinvolti dalle educatrici per collaborare
nella preparazione della festa e dello spettacolino che viene proposto.
RACCORDO CON IL TERRITORIO E ALTRI SERVIZI
L'Asilo Nido e' inserito in un sistema di rapporti con tutte le risorse a
disposizione sul territorio.
SCUOLA D'INFANZIA
Le educatrici del nido progettano insieme alle insegnanti delle Scuole
di Infanzia un percorso di continuita' volto a favorire uno scambio di
informazioni relative ai bambini e a facilitare per questi ultimi il
percorso futuro.
IL BIBLIONIDO
Il servizio e' finalizzato a promuovere il piacere della lettura e
dell'ascolto nei bambini e negli adulti, coinvolgendo le famiglie nella
consuetudine della lettura con i propri figli come momento importante di
relazione interpersonale.